Quando si parla di pubblicità su Youtube, si intendono in realtà diverse modalità di advertising e ciò richiede una conoscenza del mezzo non indifferente.
Muoversi per sfruttare al meglio il miliardo circa di utenti che la piattaforma ha, può sembrare un vero e proprio ginepraio.
In questo mucchio infatti, come fare a recuperare il segmento per noi utile di utenza?
I costi sono vantaggiosi, il riscontro sembra in proporzione notevole, quindi perché non tentare?
Vi sarà sicuramente capitato di aprire Youtube e trovare i classici 30 secondi di spot prima della canzone che vi andava di ascoltare.
Nonostante il fastidio iniziale c’è da dire che Youtube offre una serie di servizi agli inserzionisti molto differenti tra loro e decisamente più performanti: tramite Adwords, conosciuto attualmente come Google Ads, servizio online di advertising a pagamento, è possibile inserire spazi pubblicitari nelle pagine di ricerca, quindi anche su Youtube, che è sempre di proprietà Google.
È possibile distinguere tra un classico video comparso nelle vostre ricerche ed uno sponsorizzato: avrà una scritta “annuncio” evidenziata in colore arancio.
Come mettere pubblicità su Youtube: le basi
Per iniziare, è necessario farsi un account Google Ads, registrandosi sul sito tramite l’indirizzo e-mail della vostra azienda o quello che insomma intendete utilizzare.
Dopo di che vi si aprirà una pagina con la dicitura “inizia ora”, entrandovici vi guiderà sui primi step per andare ad impostare le vostre campagne.
Quel che però ci interessa in questo momento è la questione advertising video: in basso a sinistra, troverete la dicitura “tutte le campagne video” e potrete impostare cose come il budget da utilizzare, il target di riferimento e l’area da coprire.
Se per la pubblicità classica su Adwords, vi sarebbero state richieste anche le keyword, in questo caso giocherà una funzione chiave il saper targettizzare correttamente il vostro pubblico.
Questo accade poiché le ricerche all’interno della piattaforma di Youtube sono molto ristrette e settoriali, soprattutto riguardanti musica o videogames. Quindi utilizzare parole chiave, salvo che non siano estremamente ampie, risulta inefficiente e premia molto di più conoscere profondamente il proprio target. Chiaro che per farlo è opportuno rivolgersi ad esperti del settore e che sappiano già lavorare con il mezzo, Adwords, oltre che aver ben pianificato gli obbiettivi raggiungere in tutte le sfumature del caso.
Google Ads permette di impostare, ad esempio, età, luogo di provenienza ed interessi, facendo sì che gli spot non girino solo su Youtube, ma anche su siti tematici specifici.
I costi della pubblicità video online
Il costo per click, utilizzando Google Ads, è quello che bisogna considerare quando si sta pianificando il budget da investire in questo particolare media.
Una delle caratteristiche principali è il fatto che a differenza di altri tipi di pubblicità, che reindirizzano magari su un sito o su una landing page, su Youtube l’utente vedrà prima di tutto un video che deve aver appeal e deve favorire il suo interessarsi al marchio.
Se per gli annunci testuali, il costo medio per click è di 0.3 euro, su Youtube si abbassa radicalmente, arrivando a costare 0.05.
Anche se il prezzo è contenuto, il nostro scopo è quello di massimizzare i guadagni per l’azienda. Quindi, prima di tutto, bisognerà occuparsi di avere contenuti di successo, che abbiano principalmente due caratteristiche:
- una qualità del video elevata: uno spot che sia di impatto, con una prima schermata accattivante e che invogli a guardarlo. Oltre che ovviamente una proposta che abbia un senso e che faccia sì che l’utente diventi cliente.
- un video che arrivi ai potenziali clienti, quindi correttamente targettizzato
Analizzare i risultati per migliorare la pubblicità online video
Una delle particolarità di Google Ads, è anche il facile accesso a tutti i dati riguardanti il rendimento della nostra pubblicità, che sia testuale o video.
In quest’ultimo caso, ci darà informazioni in tempo reale su come migliorare il nostro video e su come stanno reagendo gli utenti che lo visualizzano.
Bisogna però riuscire a capire i dati che il programma ci porta e saperli leggere al fine di ottimizzare i risultati.
I consigli che possiamo darvi, sono:
- Aspettate almeno due settimane prima di guardare i dati, solo così avrete una vera panoramica di come sta andando il tutto.
- Guardate la percentuale di visualizzazione, nell’ottica di comprendere quanti utenti hanno guardato per almeno 30 secondi od hanno interagito con lo spot (anche solo con un clic sull’overlay) diviso per il numero di volte in cui è stato visualizzato.
- Calcola il budget sulla base del costo medio di visualizzazioni che stai avendo (CPV).
Per ottimizzare le visualizzazioni, che come abbiamo capito sono necessarie per il corretto funzionamento della vostra campagna video, vi sono tante piccole accortezze che si possono prendere. Una percentuale di visualizzazione più elevata, può infatti indicare che si stanno finalmente attirando potenziali clienti, il che è lo scopo ultimo di questo lavoro di video advertising.
Ti ricordiamo che:
- un’elevata percentuale di visualizzazione, indica spesso un maggior numero di aste vinte dall’annuncio ed un CPV inferiore. In altre parole, più visualizzazioni a minor costo.
- come regola generale, annunci più brevi di solito hanno più visualizzazioni. Se puoi dire la stessa cosa in 30 secondi, rispetto ad un minuto, fallo.
- anche i cambiamenti che possono sembrarti minimi, come un cambio titolo od uno switch della cartolina finale, possono in realtà fare la differenza sul comportamento dell’utente.
- fai ruotare due o tre spot per presentare sempre qualcosa di nuovo ed evitare di annoiare il tuo possibile cliente.
Trovare il giusto target per la vostra pubblicità su Youtube
Metodi di target per pubblico
I metodi di target per pubblico ti consentono di definire chi vuoi raggiungere. I segmenti di pubblico, sono definiti da Google sulla base di:
- gruppi demografici: selezionando età, sesso, stato parentale e/o reddito di chi vuoi raggiungere
- dati demografici dettagliati: a differenza del primo gruppo, in questo caso si tratta dei tratti comuni più generali, ad esempio gli studi oppure l’essere proprietari di casa o vivere con i genitori.
- interessi: questo gruppo specifico si divide in base alle affinità, eventi in comune, personalizzazione per intenzione e pubblico in market (ovvero persone che hanno acquistato o che vogliono acquistare servizi o prodotti simili a quelli che proponi).
- remarketing video: utenti che hanno già interagito in passato con tuoi spot, vengono ripescati.
- remarketing di siti web ed app: utenti che hanno già interagito con il tuo sito web o con la tua app, vengono selezionati per vedere più tuoi annunci.
- segmenti di pubblico simili: individuazione di utenti con caratteristiche simili, tramite elenchi di remarketing.
Metodi di targeting per contenuti
I metodi di targeting dei contenuti consentono di definire dove vuoi che i tuoi annunci vengano mostrati. Facciamo alcuni esempi:
- posizionamenti: scegli come target canali, video, app, siti web e posizionamenti all’interno dei siti web. Ad esempio, si può scegliere come target blog a traffico elevato, canali e video Youtube e siti web sulla Rete Display di Google. Ricorda che ogni volta che aggiungi posizionamenti sulla Rete Display di Google, il tuo annuncio può essere pubblicato comunque su tutte le posizioni idonee di Youtube.
- argomenti: indirizza i tuoi annunci video a specifici argomenti su Youtube e sulla Rete Display di Google. Il targeting per argomento, permette di pubblicare annunci su un’ampia gamma di canali, video e siti web correlati agli argomenti selezionati.
- parole chiave: a seconda del formato, puoi mostrare gli annunci video sulla base di parole o frasi chiave (anche se abbiamo detto che non è la soluzione preferibile).
- dispositivi: scegli come target persone che utilizzano un dato dispositivo (smartphone, tablet, pc, ecc.…).
Cos’è la Rete Display di Google
La Rete Display di Google è un gruppo di oltre due milioni di siti web, video e app su cui pubblicare i tuoi annunci.
I siti presenti coprono oltre il 90% degli utenti Internet di tutto il mondo. Con la Rete Display puoi utilizzare il targeting per mostrare i tuoi annunci in particolari contesti, ad esempio “stili di vita all’aperto” o “cnn.com”, per particolari segmenti di pubblico, ad esempio “giovani mamme” o “persone in cerca di una nuova berlina”, in particolari località e altro ancora.