La creazione testi è un altro step fondamentale per ogni strategia di comunicazione. Dopo aver analizzato il mercato e i competitor, infatti, il passo successivo è proprio quello di ideare e mettere su carta (o su monitor) ciò che hai bisogno di dire o, in altri casi, ciò che i consumatori hanno bisogno di sentirsi dire.
Pronto? Prendi carta e penna… voglio dire, apri un documento word e comincia a prendere appunti.
Creazione testi: 3 consigli per creare contenuti che spaccano e come destreggiarsi nel mondo del copywriting web e offline
Nella tua testa, la tua idea imprenditoriale è la migliore del mondo: il tuo prodotto è economico, di qualità, bello ed efficace. Ma se ti limitassi a dire al tuo pubblico queste esatte parole quello che riceveresti in cambio sarebbe, nel migliore dei casi, l’essere ignorato.
Non è facile trovare la formula giusta per dire qualcosa e, in alcuni casi, non è nemmeno facile capire cosa esattamente bisognerebbe dire. Per questo, la creazione testi ti viene in aiuto, realizzando per te dei contenuti web o offline che siano d’impatto e che funzionino.
È meglio che tu sappia fin da subito una cosa: la redazione testi non è un lavoro per tutti. Sono necessarie determinate competenze tecniche, oltre che intuizione, pensiero laterale e una buona dose di genialità fantasia.
Se però vuoi provare a cimentarti in quest’impresa, ecco qualche consiglio da tenere a mente.
I fondamenti
Partiamo con qualche utile consiglio universale:
- Documentati a fondo sull’argomento di cui vuoi parlare, anche se ritieni di conoscerlo già. Non c’è cosa peggiore di trovare un articolo ben scritto ma pieno di errori contenutistici;
- Dividi il testo, se è abbastanza lungo, in paragrafi. Aiuterà i lettori a capire i microargomenti e, se vogliono, a saltare ciò che non interessa loro.
- Revisiona: sempre, ovunque, comunque. Sia che si tratti di un post di mille parole che di un claim di 10. Non siamo infallibili, e la piattaforma su cui pubblicherai non ti farà da correttore di bozze.
Online o offline?
Oggi la creazione contenuti riguarda nella stragrande maggioranza dei casi il web content, ossia i contenuti siti web, pagine social o landing pages.
Queste forme non esauriscono però la categoria: esiste anche il mondo dell’offline, e quindi tutta la comunicazione che non si svolge sul web e che continua a tenere banco, specialmente per i piccoli business. Stiamo parlando di cartellonistica, volantini, affissioni, stampa, 6×3, totem, brochure, leaflet e tutto quanto possa essere visto al di fuori di uno schermo.
Online e offline rispondono a logiche molto diverse. Per questo, anche se la creazione testi dirà la stessa cosa, utilizzerà formule diverse, che meglio si adattano al mezzo in questione.
Nel caso dell’offline, ad esempio, dovrai essere molto incisivo, evitare ripetizioni, andare dritto al punto e “trascinare” lo sguardo del tuo interlocutore fino alla fine del messaggio. E, nel caso di un 6×3, dovrai fare tutto in 7-8 parole al massimo!
Niente di impossibile, ma è di sicuro una bella impresa. Non scenderò nel dettaglio di come debba essere strutturato il messaggio: le parole claim, bodycopy e payoff non farebbero altro che confonderti.
Ti basti sapere che, al di là degli elementi grafici di cui parleremo presto, la creazione testi per l’offline dovrebbe prevedere un titolo, uno sviluppo e una chiusura, ovviamente commisurati allo spazio a disposizione.
Il mondo del digital
Fidati, l’offline è semplice. Molto più semplice rispetto alla creazione testi per il web.E le motivazioni sono diverse:
- Il web content è sottoposto a regole molto rigide, dettate dagli algoritmi della piattaforma su cui sono posizionati.
- I contenuti web si trovano in una sorta di “piazza pubblica”, che sono i motori di ricerca, in cui la concorrenza è molto più che agguerrita, oltre che estesa.
- Tanto le regole quanto la concorrenza cambiano di continuo, per cui non c’è una redazione testi una tantum, quanto piuttosto un continuo lavoro di perfezionamento.
Per questi motivi, scrivere per il web richiede ulteriori competenze rispetto all’offline, tanto da portare alla suddivisione in diverse figure.
Se il copywriter ha sempre fatto parte di ogni agenzia pubblicitaria, fin dai tempi d’oro, come Mad Men insegna, oggi la figura del web copywriter o seo copywriter si fa strada prepotentemente. Costui deve non solo saper scrivere, ma anche rispettare le regole del web, che molto spesso vanno nel senso opposto.

I contenuti web da indicizzare
Vuoi un esempio? Prima abbiamo parlato di come si debbano evitare le ripetizioni in un annuncio pubblicitario: esistono decine di sinonimi da poter usare!
Per il web è esattamente il contrario. Per un articolo di blog come questo, una volta trovata la keyword, ossia la parola che viene ricercata dall’utente, bisogna ripeterla il più possibile, per quanto cacofonico possa risultare.
Solo in questo modo, infatti, Google potrà riconoscere la rilevanza di quell’argomento in quella pagina e inserirla così tra i primi risultati di ricerca. Ovviamente, non vale ripetere ossessivamente la keyword senza alcun senso logico! Google, oltre alle keyword, tiene conto anche della qualità del testo.
I social media e gli altri contenuti
Non tutte le pagine web esistenti rispondono alle logiche SEO (Search Engine Optimization), ossia l’insieme di misure per essere trovati sul web.
I social media, ad esempio, non ne hanno bisogno: il contenuto di un post non viene cercato su Google, ma compare nel feed dell’utente.
In questo caso, la forma e i contenuti dovranno essere diversi. A partire dallo stile, che può essere decisamente meno formale, e fino ad arrivare alla sostanza: le pagine social delle aziende non devono limitarsi a parlare dei servizi offerti (altrimenti sarebbero tutti sul tuo sito).
È invece importante condire il tutto con curiosità che abbiano più o meno a che fare con il tuo settore, nonché sfruttare le tendenze e parlare di argomenti di attualità.
Anche le landing pages, che sono pagine web su cui l’utente deve atterrare per compiere una determinata azione, devono avere uno stile ancora differente: molto più commerciale e diretto, con continui inviti all’azione, senza giri di parole e con uno stile decisamente più “basso”.
Infine, esistono anche siti web di rappresentanza, che non hanno bisogno o non possono ricorrere al SEO per aumentare il traffico.
Questo può valere per le istituzioni (ti sembra che il sito dell’INPS ripeta la parola “pensione” 5 volte per ogni articolo?), che non devono vendere alcun servizio. Ma vale anche per chi, invece, vende talmente tanto che non necessita di ricorrere a queste misure (Nike, Prada, McDonalds e Apple solo per fare qualche esempio).
Ora che ti ho svelato tutti i segreti puoi cimentarti con la creazione testi per il tuo business. Ma se riesci davvero a fare tutto e a ottenere risultati, ti consiglio di tentare anche la carriera di copywriter!