L’imprenditore perfetto è esperto di economia, di finanza, di gestione del personale, di marketing, di psicologia… e ovviamente è anche molto alto, ricco e bellissimo.
Questa figura mitologica non esiste: la maggior parte di noi si barcamena tra un impegno e l’altro, cercando di tenere a bada tutto e non perdere pezzi per la strada.
Per questo, spesso, cercando di portare a casa il risultato, ci si dimentica quelli che sono i margini di miglioramento, ossia:
Sì, gli affari vanno bene, ma c’è qualcosa di più che posso fare?
In realtà, adesso, a meno che tu non sia il signor Jeff Bezos in persona, è difficile che le cose stiano andando a gonfie vele.
I fondamenti dell’e-commerce automation: impostazioni, correzioni ed evoluzioni
La crisi economica scatenata dalla pandemia Covid-19 deve ancora mostrare a pieno le sue conseguenze, ma non è difficile immaginarle: le stime di Goldman Sachs prevedono un -11,6% per l’Italia per il 2020.
A questo punto ti starai chiedendo: sì ma cosa c’entra in tutto questo l’e-commerce automation?
Non sarà che questo è in realtà l’ennesimo articolo di cui non ho bisogno che mi dice che le cose andranno ancora peggio?
No!
Al contrario.
Siamo qui per aiutarti.
Non cerchiamo certo di passare per santi: è nel nostro interesse. Noi lavoriamo con piccole e medie imprese, e se loro non lavorano… beh, non lavoriamo neanche noi.
Per questo abbiamo deciso di fornirti qualche consiglio, qualche spunto, come già stiamo facendo con il nostro gruppo su Facebook DigitalBiz.
Poche cartucce a disposizione
Inutile girarci intorno: ora come ora, non sono moltissime le cose che possiamo fare.
Ma contemporaneamente, tutto ciò che è digital, possiamo farlo!
E parlo di campagne social, di email marketing, di SEO, di marketing inbound, insomma tutta quella comunicazione che viaggia attraverso il web.
Sì, ma non vendo mica, mi dirai.
Infatti.
Se vuoi vendere, hai una sola arma a tua disposizione: l’e-commerce.
E ora mi dirai: ma dai, ma io il mio prodotto lo vendo anche con la mia faccia, non c’è la persuasione, non possono toccarlo e vederlo…
Lo so, lo so!
Ma come si dice in questi casi? Dobbiamo fare di necessità virtù.
Quindi, anche se non sei abituato a pensare in questi termini, anche se pensi che il tuo prodotto o servizio non potrà mai essere venduto online, devi imparare a scardinare questi paradigmi, a lanciarti in qualcosa di nuovo, almeno a provarci!
Il marketing automation per e-commerce
A questo punto do per scontato che tu ti sia dotato di questo sistema. Se non è così, puoi leggere qui i motivi per cui dovresti farlo subito e anche perché dovresti completamente ridefinire la tua comunicazione a causa di questa epidemia.
Detto ciò, avrai:
- Rivalutato la tua strategia
- Implementato sistemi di vendita online dal punto di vista tecnico
Cosa ti manca?
Ovviamente ottimizzare questi sistemi.
E questo significa creare dei meccanismi che ti permettano di far crescere il tuo e-commerce con il minimo sforzo da parte tua.
Stiamo parlando di automazioni.
Uno strumento che utilizziamo già per l’email marketing, e che può tornarci estremamente utile in questo momento anche per l’e-commerce.
In particolare, parliamo di tool, ma anche di strategie, che puoi utilizzare per nutrire e far crescere il tuo shop online, senza che sia necessario un tuo intervento manuale.
Perché dovrei farlo?
Senza troppi giri di parole, strategie di automazione per un e-commerce servono per aumentare:
- valore medio dell’ordine;
- tasso di conversione;
- brand awareness.
Hai ancora dubbi o cominciamo subito?
Quante mail devi inviare
Questa domanda ha una risposta difficile se posta così a bruciapelo.
Diciamo che molto dipende dal tuo business, dal tipo di prodotto che vendi e dal suo valore, da quanto questo sia durevole, e anche dalle risorse che hai a tua disposizione per mandare avanti la strategia.
Diciamo che ci sono però alcuni contenuti universali che dovresti inviare a coloro che fanno parte della tua lista di e-commerce automation.
E-commerce automation 101: la mail di benvenuto
Ovviamente la prima mail che l’utente deve ricevere è quella di conferma dell’iscrizione.
È un contenuto fondamentale, perché si tratta del primo contatto con l’utente.
Quest’ultimo può essersi iscritto solo per curiosità o può invece aver già acquistato, ma tu devi comunque fornirgli il benvenuto nella tua community.
È un po’ un la va o la spacca: da questa mail dipenderà anche il tasso di apertura di quelle successive. Se non la rendi coinvolgente e interessante, è probabile che tutte le altre comunicazioni finiranno in spam o nel cestino (sul capitolo requisiti tecnici ci sarebbero qualche migliaio di parole da spendere, lo faremo prossimamente).
Il contenuto è un semplice benvenuto, ma può consistere anche in un invito all’azione: ovviamente non l’acquisto (è troppo presto – o troppo tardi!), ma a connettersi anche con gli altri canali dell’azienda come i social network.
Il povero carrello abbandonato
Riesci a immaginare di aprire una mail e trovare un carrello abbandonato che ti canta “Fono folo ftafera senza di te”?
Potrebbe essere un’idea molto carina per il remind di carrello abbandonato.
Si tratta di un altro contenuto automatico che si attiva nel momento in cui entriamo in un e-commerce e inseriamo qualcosa nel carrello uscendo poi senza acquistare.
Per stimolare la vendita ricordiamo così all’utente che ha dimenticato qualcosa, e per incentivarlo all’acquisto potremmo proporre uno sconto proprio su quell’articolo, oppure fargli vedere le recensioni, oppure ancora dirgli che ne sono rimasti solo 10 in magazzino e così via.
Ha acquistato!
Il cellulare ha squillato, il bonifico è arrivato! Qualcuno ha acquistato sul tuo e-commerce!
Benissimo, ma ricordati che non hai ancora finito!
Questo è invece il momento di sfruttare il sentiment di felicità dell’utente, la classica euforia post-shopping per ottenere social proof, ossia recensioni positive.
Ma non solo.
Questo è anche il momento di osare!
Un sistema automatizzato ti permette anche, tra le altre cose, di:
- proporre prodotti abbinati (qualora non sia stato fatto in sede di acquisto): è il fenomeno dell’upsell;
- ringraziare per l’acquisto (questo è d’obbligo!)
- fornire consigli sull’utilizzo del prodotto acquistato, per migliorare l’esperienza di acquisto dell’utente.
Tutto chiaro?
Questi sono solo alcuni esempi di email automatiche che è possibile inviare per un e-commerce.
A seconda della tipologia di prodotto è possibile proporre anche offerte stagionali, referral, articoli di blog e molto, molto altro ancora!
In questo modo puoi trasformare un semplice acquisto in una vera e propria esperienza, qualcosa che l’utente ricorderà in maniera positiva, aumentando la possibilità di nuovi acquisti futuri e di raccomandazione alla rete sociale dell’utente… in una sola parola, aumentando le possibilità di guadagno!