Perché dovresti occuparti della gestione blog

gestione blog di un sito WordPress

Tabella dei contenuti

La gestione blog è un tassello fondamentale del nostro viaggio lungo questo che potremmo definire un corso di marketing per imprenditori.

Abbiamo infatti già parlato di analisi della concorrenza, di costruzione del sito, di funnel marketing e di ottimizzazione SEO.

Possiamo quindi dire che sei già a buon punto: hai analizzato il mercato e il tuo sito è pronto. Quello che ti manca è un modo per far sì che il tuo sito web non abbia un picco di visite per poi finire nel dimenticatoio. Come si fa? Con un blog aziendale.

Perché dovresti occuparti della gestione blog e del suo aggiornamento per il tuo sito web

In giro per il web si vedono tantissimi siti davvero ben fatti: grafica piacevole, menù intuitivo, testi ben scritti, immagini godibili. Hanno un solo problema: non hanno visite.

Ma se il web e gli utenti privilegiano contenuti di qualità, perché questi siti non vengono visitati? Certo, le motivazioni possono essere diverse. Ma di sicuro una di queste è che il sito non viene aggiornato.

 

L’algoritmo di Google (ancora)

Se hai seguito le puntate precedenti, dovresti aver già familiarizzato con questa espressione. Abbiamo infatti parlato di come Google abbia una speciale formula per decidere chi va in prima pagina e chi invece in fondo.

Abbiamo anche detto che nessuno conosce questa formula nella sua interezza, ma abbiamo però diversi indizi.

Google stessa ha dichiarato che uno dei criteri presi in considerazione è l’aggiornamento delle informazioni. Perché? Cerchiamo di spiegarlo…

Poniamo il caso di cercare un argomento di attualità, ad esempio la riforma pensioni. Cercando su Google noterai che i primi risultati sono ovviamente delle testate giornalistiche, che appartengono alla sezione notizie.

Subito dopo troviamo i contenuti relativi ad altri siti, e quasi tutti i risultati della prima pagina sono stati creati recentemente o aggiornati.

 

aggiornare blog per ricerca google

Questo perché Google li ritiene più affidabili!

Ovviamente, i siti relativi ad aziende non possono certo occuparsi di ultime notizie, ma devono invece parlare dei propri servizi.

E non è nemmeno pensabile di modificare i testi delle pagine ogni settimana. Quindi, quale modo c’è per aggiornare costantemente un sito?

La gestione blog.

Con i blog aziendali è possibile fornire contenuti sempre nuovi, che possono consistere in approfondimenti, novità, interviste al management… le possibilità sono infinite. Certo, gestire un blog non è una passeggiata. Ma, se vuoi farlo, puoi tenere a mente questi suggerimenti.

 

Come gestire un blog: la regolarità

La prima regola della gestione blog è: sii costante. Sì, probabilmente sei preso da preventivi, fatture, spedizioni, acquisti… eppure dovrai ritagliare un po’ di tempo per gestire un blog.

Questo perché la puntualità nel suo aggiornamento è un fattore determinante per il ranking di Google. Più viene aggiornato, più il tuo sito sarà reputato attendibile.

 

programmare la pubblicazione per gestione blog

 

L’ideale sarebbe un articolo a settimana, ma anche ogni due settimane può andar bene. Scegliere un giorno di pubblicazione fisso è un’ottima idea: ti occupi di tempo libero? Magari sarà meglio programmare la pubblicazione durante il weekend. I tuoi clienti sono, ad esempio, parrucchieri e centri estetici? Magari sarà meglio privilegiare il lunedì, quando queste categorie generalmente non lavorano e hanno quindi il tempo di leggere un articolo di blog.

 

Le parole chiave

Abbiamo già affrontato questo discorso: un qualsiasi testo sul web dovrebbe essere scritto in ottica SEO, e il blog aziendale rientra tra questi.

Poniamo il caso che il tuo lunedì di pubblicazione sia arrivato. Cosa dovrai fare?

Innanzitutto sarebbe opportuna una breve ricerca in internet, giusto per verificare che non ci siano notizie sconvolgenti che potrebbero interessare il tuo settore e diventare immediatamente un articolo di blog a tema attualità. Altrimenti puoi pensare di dedicarti a un approfondimento di uno dei tuoi servizi o altro ancora.

La cosa importante è che, una volta individuato l’argomento, dovrai passare a individuare la parola chiave. Dovrai quindi capire come l’utente ricerca sul web l’argomento di cui stai parlando.

Per fare ciò ti vengono in aiuto alcuni siti, tra cui Seozoom.

 

ricerca keyword in seozoom per gestione blog

 

Questo strumento ti permette di verificare il volume di ricerca delle parole chiave. Attenzione però a non cadere nella trappola: bisogna avere equilibrio!

Con questo intendiamo che molto, troppo spesso le parole chiave cercate non sono facilmente inseribili all’interno di un testo. Eccone un esempio qua sotto:

Capirai bene che la parola chiave “ospita blog e social network” con 90 ricerche al mese, potrebbe fare gola. Ma è impensabile inserirla in un articolo e ripeterla 5, 6 o 7 volte, perché non ha un senso compiuto.

Allo stesso modo, la maggior parte delle parole chiave manca di articolo, perché nella fretta della ricerca questo viene omesso. Pensaci bene, sulla barra di ricerca Google digiti “un veterinario a Novara” o “veterinario Novara”? Ecco, la scelta della parola chiave dovrà quindi essere un lavoro di equilibrio tra volume delle ricerche e correttezza grammaticale.

Ricorda poi che oltre alla parola chiave principale ne potrai scegliere anche altre, da ripetere un numero minore di volte.

 

La qualità

L’altra faccia della medaglia della scrittura in ottica SEO è la qualità dei contenuti. Oltre a Google, sono infatti le visite al tuo sito a portati in alto o in basso nel ranking. E se il primo ha dei requisiti specifici da accontentare, con i secondi le indicazioni sono molto più generiche.

In generale, potremmo dire che ciò che soddisfa l’utente è la qualità dell’articolo, specialmente nel caso di un blog aziendale. Non solo a livello stilistico e grammaticale, ma anche e soprattutto del contenuto, che deve avere lo scopo di soddisfare un bisogno.

Ciò che l’utente cerca quando apre un blog è una risposta a una domanda. L’unico modo per far sì che il blog venga letto è rispondere a queste domande!

 

Scopri come costruire il testo perfetto

 

L’estetica

Attenzione anche alla forma, oltre che al contenuto. Sappi che nessun leggerà mai un articolo di 3000 parole senza nemmeno un’immagine o una divisione in paragrafi.

Dopo il lavoro di scrittura viene infatti quello di pubblicazione, altrettanto impegnativo e che a volte può richiedere tempo.

Certo, piattaforme come WordPress semplificano il lavoro, ma prima di arrivare al tasto “Pubblica” c’è ancora un po’ di strada da fare. Innanzitutto dovrai inserire delle immagini che siano attinenti con l’argomento trattato. Meglio ancora se si tratta del tuo prodotto o servizio.

Le immagini servono a spezzare il racconto a livello visivo, oltre che a spiegare meglio il contenuto dell’articolo. Un utilizzo accorto delle immagini può fare la differenza tra un articolo noioso e uno interessante.

Ovviamente ciò che vale per le immagini vale anche e soprattutto per i video, notoriamente ancora più interessanti; e anche GIF, animazioni e altri elementi di questo tipo.

Un altro suggerimento che possiamo darti è quello di inserire altri elementi di rottura all’interno del testo. Tra questi le CTA (call to action) o in generale i pulsanti sono un’ottima scelta. Sono inviti diretti all’azione: all’utente basta un click per compiere l’azione che tu vuoi che compia.

Puoi usare le CTA per far spostare l’utente dal blog al sito o a un form di contatti, o ancora a un sito partner, o all’invio di una mail. Ottima occasione per plasmare il comportamento dell’utente a tuo piacimento!

 

Ricapitolando

I passaggi da seguire per una gestione blog efficace sono:

  • Cerca eventuali novità nel tuo settore
  • Ricerca la parola chiave
  • Scrittura in ottica Seo
  • Pubblicazione con immagini, link e CTA

E poi?

Potrebbe capitare che il fulcro o un dettaglio del tuo articolo venga smentito o aggiornato da una notizia successiva. Cosa fare?

Semplice, aggiornare l’articolo! Se l’utente si imbatte nell’articolo potrebbe infatti scovare l’errore e tu ne perderesti in credibilità. Senza contare che, come abbiamo già detto, l’aggiornamento è un punto a favore per Google.

Sei pronto?

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