Il pixel facebook è uno strumento molto importante ed estremamente utile per misurare il tasso di coinvolgimento dei tuoi fan.
Pixel Facebook, la conversione: come misurarla e gestirla nei social media
Oggi la comunicazione digitale riveste un ruolo di primo piano nella promozione di un’attività. Non solo le grandi multinazionali, ma anche le imprese locali come attività di ristorazione, studi medici e molti altri tendono a farsi pubblicità grazie all’online.
All’interno di questo mondo in espansione esiste un sottogruppo ancora più recente, quello dei social media. Ogni impresa ha sui vari social una pagina, in cui condivide aggiornamenti e news sul suo business, stralci di vita quotidiana, promozioni e ogni altro tipo di contenuto.
La speranza è senza dubbio quella di aumentare la brand awareness e lasciare un segno nella mente del consumatore, ma se l’utilizzo dei social si riducesse a questo, basterebbe caricare qualche foto di tanto in tanto per ritenersi soddisfatti.
Dietro, in realtà, c’è un mondo fatto di sponsorizzazioni, targetizzazione, conversioni, remarketing….
Un mondo fatto di professionisti che hanno colto quest’opportunità e hanno scelto di compiere degli studi specifici per diventare esperti in materia.
Sicuramente, tra i vari social network, Facebook è quello che ha avuto una vera e propria esplosione nel campo business. Secondo recenti stime, nel 2017 la pubblicità su Facebook è infatti cresciuta del 47% rispetto all’anno precedente.
Un’escalation che ha portato alla nascita di vere e proprie discipline, che hanno lo scopo di studiare i dati, analizzarli e convertirli in strategie vincenti.
Al di là delle strategie, però, sono anche gli strumenti tecnologici a disposizione delle aziende a essere cresciuti a dismisura.
Misurazioni puntuali grazie agli strumenti di Zuckerberg
Non solo è importante farsi vedere su Facebook, ma lo è altrettanto analizzare i risultati delle azioni intraprese. Solo in questo modo è possibile capire se la strategia adottata è giusta e, in caso contrario, cosa fare per rimediare.
Una delle innovazioni più utili è sicuramente il pixel facebook. Questo simpaticissimo strumento non fa altro che registrare le persone che visitano il tuo sito web. Una guida completa al suo funzionamento è disponibile proprio sul sito del social network.
Penserete probabilmente che è una feature basilare, invece non è così. È vero che da quando il marketing digitale è nato esistono delle rilevazioni degli ospiti di un sito, ma con il pixel facebook è possibile fare molto di più.
È possibile, di fatto, “recuperare” un utente che ha visitato il tuo sito ma non ha acquistato nulla, consigliare un altro che invece ha acquistato altre opzioni, invitare a iscriversi alla newsletter, ringraziare, e così via.
Che cos’è
Resta da capire come sia fatto questo pixel di facebook. È visibile? È un logo, un quadratino, una frase?
Niente di tutto ciò. Il pixel facebook è semplicemente una stringa di testo in formato html, ossia la “scrittura del web”. È quindi un codice di 15 cifre che viene inserito dai webmaster in tutte le pagine di un sito al momento della costruzione.
Non è quindi in alcun modo visibile dall’utente che naviga, poiché è puro e semplice linguaggio di programmazione. Chiamato in precedenza pixel di tracciamento, oggi il pixel facebook è diventato semplicemente pixel.
Perché il pixel? Lo scopo
Utilizzare il pixel facebook ti permette di selezionare una cerchia di utenti, e pescare all’interno del vasto mare del web quelli che sono più interessati a ricevere informazioni da te.
Non solo, dunque, persone che hanno apertamente espresso interesse nei tuoi confronti (visitando il sito, mettendo il like su Facebook, cliccando sulle indicazioni stradali eccetera) ma anche quelli che potenzialmente potrebbero farlo. Come? Creando un pubblico-clone simile al tuo, ossia quello che ha gli stessi interessi.
Ancora più importante è la possibilità di dare uno scopo preciso alle campagne. Non più quindi, “brand awareness e vendite” come unico obiettivo, ma scegliere ciò che si vuole ottenere e produrre contenuti che siano adatti allo scopo, tramite la costruzione di un piano editoriale e un accurato social media management.
Prima ancora di invogliare all’acquisto, infatti, è possibile effettuare altre azioni: lead generation, visualizzazione di determinate pagine, download di un file e altro ancora.
Un pixel, mille usi
Una volta deciso lo scopo, sarà lo stesso pixel facebook a provvedere a recapitare il messaggio proprio agli utenti che sono più propensi a fare quella determinata azione.
Infine, vale la pena considerare l’utilità del pixel facebook anche per le cosiddette inserzioni dinamiche. Cosa sono? Molto semplice: quando un utente visualizza un tuo prodotto/servizio ma non “conclude”, su Facebook vedrà dei tuoi prodotti simili per invogliarlo all’acquisto.
Le analisi incrociate sono particolarmente utili anche per il facebook pixel wordpress, in quanto tramite quest’ultimo è possibile monitorare le visite al sito, quelle ai social e la percentuale che dai social ha visitato il sito. Una mappa completa che traccia il percorso dell’utente dall’inizio alla fine.
Tutto questo significa superare l’ostacolo più importante dell’advertising online, ossia non sapere se l’inserzione ha portato effettivamente al contatto o alla vendita. Abbattendo quest’ultimo muro, i social diventano il media per eccellenza.
Tutto chiaro?
È tanto da digerire? In effetti può spaventare i non addetti ai lavori! È proprio la moltiplicazione delle possibilità e l’implementazione di funzioni che rendono questa disciplina difficile da comprendere per gli esterni.
Per questo noi di Staff Millennium abbiamo provveduto a frequentare appositi corsi di formazione, in modo da stare al passo con i continui cambiamenti del digital. Oggi siamo in grado di offrire un servizio di analisi, implementazione e monitoraggio dei risultati completo.
Una sfida stimolante che abbiamo colto al volo: perché trovare l’idea giusta per la tua comunicazione richiede non solo creatività, ma anche conoscenze tecniche.