Vuoi trasmettere in streaming il tuo ultimo speech di fronte a un’importante assemblea, o l’esibizione dell’ospite internazionale alla tua cena aziendale, o il battesimo di tuo nipote? Sei nel blog post giusto.
Lo streaming è uno strumento formidabile per condividere avvenimenti di vario genere con una platea molto numerosa.
Oggi vogliamo spiegarti come strutturare uno streaming ben fatto e in grado di attirare gli utenti a schiacciare play.
Trasmettere in streaming: qualche dritta per costruire contenuti di successo e condividerli efficacemente
Italia-Argentina di Italia ’90, Festival di Sanremo 1995, La vita è bella, I segreti di Twin Peaks: cosa hanno in comune queste trasmissioni?
Ve lo spieghiamo noi: sono state le più seguite di sempre in Italia (ognuna nella sua categoria). La semifinale Italia-Argentina è stata vista da 27 milioni di persone, giusto per capirci.
Se non fosse esistita la diretta televisiva, però, gli unici spettatori sarebbero stati quelli presenti allo stadio San Paolo.
La magia della televisione ha invece fatto sì che mezza Italia fosse incollata allo schermo con il fiato sospeso, proprio come se avessero il campo davanti.
Oggi, più che davanti allo schermo del televisore, è davanti a quello del computer (o dello smartphone, o del tablet) che si resta incollati. E questo avviene grazie alla possibilità di trasmettere in streaming.
Cos’è lo streaming
Quando parliamo di trasmettere in streaming intendiamo la trasmissione di un flusso di dati, composti da audio e video. Questi dati hanno ovviamente origine da una sorgente (la telecamera che riprende il battesimo di tuo nipote, per intenderci) e viaggiano attraverso il web fino a raggiungere l’utente finale.
Lo streaming, inteso come flusso di dati, può quindi essere un contenuto fisso, ossia registrato e reso successivamente disponibile (come la tv on demand) o live, in diretta.
Mentre il primo è stato ampiamente sdoganato anche per la televisione, il secondo resta per ora appannaggio del web, che offre molte più possibilità dal punto di vista di targetizzazione dell’utente finale e al contempo presenta meno limiti di contenuti e di durata.
Convinto ora? Sei pronto per trasmettere in streaming i tuoi contenuti?
Cosa ti serve?

Non c’è bisogno di molte cose, in realtà.
Innanzitutto devi scegliere la piattaforma che fa per te. Ce ne sono moltissime in giro, ognuna con funzionalità diverse. Qui abbiamo fatto una piccola selezione.
Ti servirà poi l’attrezzatura necessaria. Potremmo dirti che basta un computer, una connessione ad internet veloce e una webcam, ma le cose non stanno proprio così. Per trasmettere in streaming un video godibile, ossia in cui non si incontrino difficoltà di visualizzazione, occorrono apparecchiature professionali.
Computer performanti, telecamere e sistemi di ingresso audio/video non sono cose che si trovano in un qualunque ufficio. Per questo è bene capire che tipo di trasmissione e quale pubblico vuoi raggiungere prima di iniziare.
Forse, però, tra i vari strumenti, quello che deve essere “super” è proprio la connessione.
Quanti video hai visto bloccarsi o procedere a scatti o a rilento? Magari infuriandoti perché si trattava della parte più importante?
In quel caso, a non funzionare è proprio la connessione. Per garantire una trasmissione a regola d’arte, sarà quindi necessario affidarsi al top di gamma.
Come si fa?
Una volta capito quali sono le attrezzature necessarie, passiamo al procedimento per trasmettere in streaming. Se vuoi una qualità superiore rispetto a quella di uno smartphone, il processo può diventare anche abbastanza lungo.
Il dispositivo di ripresa video, a meno che non sia una webcam, dovrà essere collegato a uno strumento di acquisizione. Ne esistono di diversi tipi: da quelli che fungono da “tramite” tra la videocamera e il computer a quelli che vengono inseriti direttamente nel PC desktop.
In alternativa al dispositivo fisico esistono dei software che svolgono più o meno lo stesso lavoro, ma hanno ovviamente bisogno di computer molto potenti e non sono comunque da considerarsi professionali.
A quel punto entra in azione il servizio di hosting che trasmette il contenuto dal computer al web, rendendolo così disponibile e realizzando finalmente lo streaming.
Ecco che la diretta comincia.
In sostanza, il flusso è il seguente:
- La telecamera che riprende è collegata a una scheda di acquisizione;
- Quest’ultima viene inserita nel computer “mastro”;
- Il PC è a sua volta collegato a un modem router;
- Il router si occuperà di trasmettere in streaming il contenuto nel web, da dove potrà essere visualizzato dai device degli utenti.
Chiaro, no?
Cosa far vedere?
Su questo punto possiamo aiutarti fino a un certo punto. Il contenuto dipende molto anche dal pubblico che lo visualizzerà: un concerto, ad esempio, ha un pubblico abbastanza generalista, mentre un meeting aziendale è principalmente riservato ai dipendenti o comunque a ospiti selezionati.
Per trasmettere in streaming è quindi importante decidere cosa può essere più interessante per il tuo pubblico.
Nel caso di uno streaming eventi, la scelta è in qualche modo obbligata, per cui il problema non si pone. Ma se invece hai deciso di trasmettere in streaming magari su Facebook, è bene fare la scelta giusta a priori.
Lo streaming di eventi
Immagina di aver organizzato un meeting per la tua azienda. Hai impiegato mesi a scegliere la location giusta, il catering, la struttura di copertura, l’ospite e la scaletta.
Avendo scelto però una location isolata, alcuni dipendenti non se la sentono di venire, per non parlare di quelli delle altre sedi, decisamente troppo lontani. Non puoi certo rimandare l’evento, e nemmeno escludere gran parte degli invitati. Cosa fare, allora?
Trasmettere in streaming può essere la soluzione. Tutti potranno prendere parte all’evento, ascoltare i relatori e anche interagire, proprio come se fossero lì. E il tuo evento sarà stato un successo.
In realtà tutti i contenuti possono essere oggetto di streaming live o on demand, trattandosi solo di una modalità di riproduzione.
È la fruizione a cambiare, trasformandosi in una sintonizzazione più frammentaria ma allo stesso tempo più interessata. A differenza della televisione, infatti, un contenuto in streaming non viene visualizzato “come sottofondo”, ma solo se c’è una reale volontà di guardarlo.
Trasmettere in streaming è quindi più difficile di quello che potrebbe sembrare. Per creare un contenuto di qualità, in grado di generare views e aumentare la brand awareness, è meglio rivolgersi a professionisti, con una regia e un service capaci di produrre dei livestream di livello.
Non perdere l’occasione di andare live, contattaci per scoprire cosa possiamo fare insieme.