Svegliarsi la mattina, preparare il caffè, farsi una doccia… e poi?
Andare a lavorare, ovviamente!
Questa è la nostra vita, tutti i giorni, per decine di anni della nostra vita.
Capitano però dei momenti, come quello che stiamo vivendo adesso, in cui tutte le nostre abitudini vengono sconvolte, anche le più semplici, come uscire di casa ogni mattina.
L’emergenza Coronavirus ha chiuso in casa poco meno milioni di italiani: c’è chi lavora ancora per assicurare un servizio di prima necessità, chi invece è in prima linea in trincea, ma la maggior parte di noi è a casa.
E tra chi di noi è a casa si apre una grossa differenza: chi continua a lavorare, in smartworking, e chi non può farlo.
Abbiamo già visto come l’organizzazione del lavoro in smartworking può essere un ottimo strumento per continuare a essere produttivi anche in questo momento difficile.
Ciò nonostante, ci sono comunque migliaia e migliaia di imprenditori che non possono farlo: chi ha un negozio di scarpe o di vestiti, chi ha una piccola fabbrica che non produce beni di prima necessità, chi offre consulenza. Sono tutti professionisti che hanno bisogno del contatto con il cliente per continuare a lavorare e portare avanti l’attività.
In questo momento, la cosa più importante è essere vicini al cliente. E se non puoi farlo vis a vis, devi trovare altri modi. La chiusura della tua attività, o l’imposizione di un orario ridotto o di effettuare solamente consegne a domicilio ti ha costretto a rivedere il tuo modo di fare business. Chi possiede una piccola o media attività, infatti, spesso fa affidamento soltanto sull’offline per le sue strategie di marketing, se ci sono. Il mondo digital resta, più che altro, una “vetrina” che fornisce informazioni e nulla più. Ecco, se questo è sbagliato a prescindere – perché il web marketing, di qualunque tipo esso sia, deve essere anche attivo e propositivo – lo è ancor di più in questo momento, quando tutte le certezze su cui abbiamo fatto affidamento vengono a mancare. E allora è il momento di ridisegnare questo paradigma, di affrontare delle sfide che abbiamo sempre rimandato per mancanza di tempo, per paura di uscire dalla nostra comfort zone, per una mancata familiarità con alcuni strumenti tecnologici. Vediamo cosa puoi fare per continuare a restare a contatto on i clienti anche a distanza, sfruttando principalmente tre strumenti: i social, il sito web e l’e-commerce. Il primo strumento che devi prendere in considerazione è quello dei social. Si tratta di ciò che abbiamo di più vicino al contatto vis a vis: è informale (tranne Linkedin), è immediato, è seguito da quasi tutte le fasce di popolazione, e quindi anche dal tuo target. Non pensare che la chiusura della tua attività implichi anche quella dei social, anzi: in questo momento devi essere più attivo che mai! Se hai già pronto un piano editoriale, devi stravolgerlo. È impensabile andare avanti con i normali post quando c’è un’emergenza di questo tipo in corso. Devi invece ripensare a ogni contenuto, ragionando sul fatto che non puoi in questo momento offrire il tuo prodotto al cliente. La strategia deve essere quindi quella di riscadarli: Per quanto riguarda i contenuti dei social, saprai già che il formato video, e in particolare quello delle dirette, è il più coinvolgente. In particolare in questo momento, la diretta social ti consente di comunicare in maniera immediata con il consumatore, proprio come se lo avessi davanti a te. Chi ti segue può porre delle domande e tu puoi rispondere immediatamente, costruendo un dialogo non più tra due persone, ma tra te e tutti i tuoi follower. Nelle dirette puoi parlare a ruota libera, perché spesso gli argomenti vengono suggeriti dagli stessi utenti con le loro domande. Oltre a utilizzare Facebook e Instagram, puoi servirti di altri tool per streaming che abbiamo raccolto qui, che ti consentono di ottenere un risultato e un’immagine decisamente più professionale. All’interno dei social puoi realizzare diversi contenuti: Oltre ai social, hai un altro strumento per raggiungere i tuoi clienti o potenziali tali, e si tratta del tuo sito web. Anche questo, infatti, può essere aggiornato con le stesse strategie seguite per i social, attraverso il blog aziendale. Qui puoi realizzare approfondimenti più strutturati sul tuo prodotto o servizio, un canovaccio che può anche servirti da base per la realizzazione dei video. Ovviamente anche questi aggiornamenti possono essere condivisi sui social, sempre con l’obiettivo di tenere informati i tuoi prospect o i clienti sulle novità, sulle possibilità di accedere al prodotto, sui suoi possibili utilizzi… Il terzo strumento ti permette non solo di riscaldare il pubblico, ma anche di concludere direttamente la vendita. Ovviamente questa possibilità al momento non è disponibile per tutti! Molto dipende dal tipo di prodotto o servizio che vendi: una consulenza, infatti, può essere venduta anche tramite una videochiamata, nel senso quindi più lato di “ecommerce”. Sempre intendendo l’ecommerce non solo come l’applicazione ma anche più in generale come il concetto di vendita online, possiamo far rientrare nella categoria, ad esempio, anche le consegne a domicilio di prodotti alimentati, che sono ancora possibili. Per altri beni non di prima necessità, la scelta spetta a te imprenditore: molte catene continuano a consegnare online, seppur con qualche ritardo nelle tempistiche, altre invece hanno scelto di sospendere le consegne. Indipendentemente dal tipo di contenuto che scegli di diffondere, quello che devi tenere a mente è che al momento devi offrire un supporto al consumatore: pratico, psicologico, di qualunque tipo! È il momento, questo, per instaurare una relazione più profonda: offrire dei contenuti che, anche se al momento non portano alla conversione, permettono di instaurare un rapporto di fiducia, qualcosa di cui i clienti non si dimenticheranno una volta che l’emergenza sarà finita.
I social: crea un appuntamento con dirette live e realizza dei video informativi
La strategia
I contenuti
Il sito web
L’ecommerce
L’importante è la strategia!