YouTube Marketing per il B2B: come sfruttarlo

Tabella dei contenuti

YouTube è il secondo sito più visitato al mondo.
Secondo Hootsuite ha 1,7 miliardi di utenti attivi al mese nel mondo, è diffuso in 100 Paesi e supporta 80 lingue. Uno studio di Data Reportal ci dice che in Italia ci sono 43,20 milioni di utenti attivi, ovvero 43,20 milioni persone che effettuano un accesso al mese col proprio account.
Dai dati rilasciati nel 2019 da YouTube stesso, in media ogni giorno vengono guardati 1 miliardo di ore di video in tutto il mondo.

Tutti questi numeri dovrebbero già averti fatto capire quanto questa piattaforma possa essere utile al tuo business B2B, se sfruttata bene.

Vediamo insieme le best practice per utilizzare al meglio YouTube marketing nella tua strategia B2B.

YouTube marketing e mondo B2B

Dal 2010 a oggi il video marketing ha preso sempre più piede nel mondo del B2B: l’86% delle aziende usano i video come strumento di marketing.
Il formato video è sempre più utilizzato perché è tra i contenuti che più piacciono agli utenti del web.
Il suo successo sta nella possibilità di poter coinvolgere il pubblico anche quando si vogliono spiegare argomenti complessi.
Per avere dei risultati e battere sul tempo i tuoi competitor, hai bisogno di una strategia di marketing su YouTube.

Nel mondo B2B si tende a usare questo canale saltuariamente e a non sfruttarlo a pieno. Soprattutto per quanto riguarda la creazione di nuovi contatti coi clienti o il guadagnare nuovi clienti grazie ai contenuti video.
Andiamo a vedere come sfruttare YouTube per trovare clienti B2B.

Pianifica le tematiche e le uscite

Prima di aprire un canale YouTube hai bisogno di scegliere le tematiche di cui vuoi occuparti e di pianificare quando usciranno i video. Studiare un piano editoriale per questo media è fondamentale. Questo strumento strategico ti permette di stabilire una strategia di pubblicazione, ti aiuta a monitorarne il funzionamento, ma ti permette anche di non rimanere senza idee. Al suo interno dovresti riportare le tematiche che vuoi trattare, i competitor che lavorano nel tuo stesso settore e che è importante monitorare per rimanere sempre sul pezzo. I giorni e gli orari di pubblicazione sono dati importanti per organizzare tutto il lavoro necessario alla realizazione e pubblicazione dei video. Una volta che avrai chiari i tempi necessari per ogni video, potrai gestire molto meglio il canale e vedere risultati.
Questo permetterà agli iscritti di non perdersi i tuoi contenuti.
La regolarità, anche nell’orario, ripaga sempre, perché crea una routine per chi ti segue.

Come scegliere le tematiche

Per scegliere le tematiche da trattare devi analizzare il tuo target di riferimento e scegliere argomenti che lo interessino. Puoi analizzare i gruppi di settore in cui ci si ritrova per confrontarsi, le domande che ricevi più di frequente o quelle che ricevono i tuoi competitor diretti.

Cerca su Facebook i gruppi in cui i tuoi clienti potrebbero ritrovarsi e analizza i post presenti e i commenti.
Tieni sott’occhio i tuoi competitor diretti, magari monitorandoli anche con strumenti appositi, come quelli per la SEO e vedi per cosa sono posizionati online. Prendi spunto e crea i tuoi contenuti originali.
Infine, passa del tempo nella sezione commenti del tuo canale e dei tuoi social e leggi quello che il tuo pubblico ha da dirti, sarà fonte di spunti utili e importanti. Infatti, quando crei un contenuto non pensare solo alla tua promozione ma anche, e soprattutto, agli interessi delle persone che possono diventare tue clienti.

I social e gli altri canali YouTube che si occupano del tuo stesso settore possono essere fonte inesauribile di idee utili.

Crea delle Playlist tematiche

Organizzare i tuoi video in playlist tematiche aiuta gli utenti a selezionare meglio i contenuti di proprio interesse.
Il nostro consiglio è quello di creare le categorie sfruttando le fasi del funnel di vendita, in questo modo sarà più facile anche pensare e realizzare contenuti che portino delle conversioni.
Quando progetti il contenuto, pensa anche in quale playlist sarebbe meglio metterlo. Questa divisione ti permette di essere sicuro che ogni video abbia uno scopo ben preciso e porti verso la realizzazione dei tuoi obiettivi aziendali.

Al mio pubblico serve?

Quando stai per progettare un video chiediti se il suo contenuto è davvero utile al tuo target. Per far conoscere la tua azienda a più persone interessate possibili, rispondi anche alle domande che possono sembrarti più banali. Quando l’utente sarà pronto a contattarti, lo farà con la sensazione di conoscere già l’azienda, come lavora e come può aiutarlo.
Un errore comune è fare video che rispondono ai dubbi o problemi più comuni, ma che non forniscono soluzioni. Spesso questo succede per paura di dire troppo o di creare l’effetto televendita finendo per creare uno spot del proprio prodotto o servizio.
Fornisci una spiegazione alla domanda del possibile cliente, o del cliente seguendo questo ragionamento: “il problema X, può venirsi a creare per il caso Y e può essere risolto nel modo Z.”
Così avrai mostrato di poter essere in grado di aiutare il cliente, ma anche di comprenderlo.
Sì, anche il cliente del B2B vuole qualcuno che comprenda le sue necessità e sappia aiutarlo.

La SEO di YouTube

YouTube si basa su una SEO tutta sua, molto diversa da quella di Google, perché il tipo di contenuto che raccoglie è diverso. Tuttavia, svolgere delle ricerche sul search intent del target, ti permette di migliorare la tua SEO, facendo balzare il video in cima ai risultati. Inoltre, dal momento che YouTube oggi è un prodotto Google, potresti anche finire nella SERP di Google col tuo video, in mezzo a risultati di siti web. Anzi, per la precisione sopra, visto che di solito Google, se ha risultati video interessanti gli dà visibilità mettendoli all’inizio delle pagine dei risultati.

Vediamo come realizzare l’ottimizzazione base del tuo video.
Per prima cosa, proprio come quando ci mettiamo a scrivere un articolo ottimizzato in chiave SEO, dobbiamo fare un’analisi delle keyword di nostro interesse per capire:

  • quali tag keyword inserire nel campo dei tag del video;
  • come e cosa scrivere nel titolo del video;
  • cosa scrivere nella descrizione del video.

Questo possiamo farlo in due modi. Possiamo analizzare i video che escono nei risultati per una certa chiave di ricerca, andando a vedere come hanno scritto titolo, descrizione ecc.
Poi, possiamo usare l’autocompletamento dello strumento di ricerca di YouTube per vedere cosa ci suggerisce. In questo modo potremo sapere cosa cercano le persone.

Possiamo anche usare Google Trends per analizzare l’andamento dell’interesse su un determinato argomento. Qui possiamo fare la nostra ricerca e selezionare “Ricerca su Youtube”, così avremo i dati solo di questa piattaforma.

Da quando Google e YouTube hanno implementato il machine learning, i metadati dei video hanno perso rilevanza, ma sono ancora importanti per il posizionamento del contenuto.
I metadati di un video sono: titolo e descrizione; sono importanti perché le persone decidono cosa guardare sulla base del titolo.

Il titolo deve essere massimo di 60 caratteri e deve contenere più parole chiave possibili, ma essere anche interessante e comprensibile.
Complesso vero? Ce ne rendiamo conto, ma non abbiamo ancora finito!
La descrizione può essere lunga fino a 1000 caratteri, ma è nei primi 100 che si gioca la partita. Infatti, l’utente può leggere solo i primi 100 caratteri della descrizione prima di dover cliccare su “Mostra altro” per leggere tutto.

I tag, che non hanno nulla a che fare con gli hashtag, permettono agli utenti di trovare il video. Ci sono strumenti specifici, come TubeBuddy, che servono ad analizzare i tag di un video. Queste piccole porzioni di testo vanno a finire nel codice sorgente del video, permettendone la corretta indicizzazione da parte di YouTube.

Aggiungi gli hashtag in fondo alla descrizione del tuo video, così che appaiano sopra al titolo e ti aiutino a portare altro traffico al tuo canale.

Infine, realizza delle thumbnail, delle anteprime che siano accattivanti e personalizzate. Magari usa la palette del tuo brand. L’importante è che ci sia un titolo accattivante che catturi l’attenzione e che la copertina nel complesso sia bella da vedere. Se ci fosse anche il volto della persona all’interno o comunque l’elemento umano, non sarebbe male.

Tutto questo aiuta ad aumentare il numero di clic al video, le visualizzazioni e la creazione di nuovi lead.
Gli algoritmi di YouTube possono cambiare, ma queste strategie non ne vengono influenzate e vanno bene per ogni video.

Rimani al passo con le nuove funzionalità

Abbiamo già detto che le aziende B2B usano molto YouTube e il videomarketing in generale. Ma quasi tutte fanno lo stesso errore. Impostano il canale, poi lo usano saltuariamente, spesso diventa solo un luogo dove tenere i video aziendali, perdendo di vista gli obiettivi per cui era stato aperto.
Invece, seguire la piattaforma e tutti i suoi sviluppi è la cosa migliore. Spesso vengono rilasciate nuove funzioni e inserirle nella propria strategia di video marketing è un vantaggio per l’azienda.
Tenere il proprio canale al passo con le nuove funzioni e aggiornare il proprio video o il canale stesso per approfittare delle ultime tecniche di ottimizzazione permette di essere premiati da YouTube.

Degli esempi che possiamo portarti sulle funzioni di YouTube sono le schede da inserire nei video per consigliare video correlati e le schermate finali in cui inserire video consigliati del canale.

Queste accortezze portano a un aumento dei clic e delle impression, perché la piattaforma vede che il contenuto è sempre ottimizzato.

Coltiva la community

Lo spazio commenti sotto i tuoi video può essere terreno fertile per far crescere nuovi clienti.
Cerca di rispondere e instaurare un dialogo con chi commenta i tuoi video. Soprattutto quando si tratta di domande su argomenti specifici o richieste di approfondimenti, cerca di premiare gli utenti dandogli un feedback e magari creando contenuti sulla base dei loro suggerimenti.
Può sembrare un consiglio impopolare per il B2B, ma se lavori bene può crearsi una community di altre aziende interessate a quello che fai. Fagli vedere che tieni in considerazione i suggerimenti che ricevi, così guadagnerai la simpatia e l’attenzione del tuo pubblico.

YouTube ti permette di interagire con la tua community in diversi modi. Dai sondaggi alla creazione degli abbonamenti per contenuti esclusivi, puoi creare dei momenti di coinvolgimento che ti portino ad accorciare le distanze con dei futuri lead.

Un formato che aiuta molto a instaurare un dialogo è quello del Q&A, in cui si possono approfondire delle tematiche di interesse comune, oppure, dopo il lancio di un prodotto o servizio si può sfruttare un’interazione di questo tipo per creare awareness intorno alle novità che riguardano il brand.

Più semplicemente, puoi interagire nella sezione commenti. Infatti, uno spettatore, vedendo che il team risponde e interagisce, può sentirsi più invogliato a contattare l’azienda. Questo perché ha la prova che l’azienda sia presente e abbia a cuore i suoi clienti.
Rispondendo stai creando un’interazione diretta con chi ti segue.

I contenuti devono essere coerenti, così come le pubblicazioni

Molto spesso i canali delle aziende partono benissimo e si perdono dopo un po’. Spesso si trovano canali con molti video caricati, ma risalenti a diversi anni fa. Questo succede quando alla base non c’è stata una pianificazione attenta, sostenibile e coerente.
Perdere lo slancio nella pubblicazione può succedere, soprattutto se si parte con una certa mole di contenuti e tematiche e non si segue il canale con attenzione, interagendo anche con gli utenti.
La strategia di video marketing deve essere realistica sul lungo periodo.

Uno dei più grandi problemi di una strategia video su YouTube è rimanere coerenti con i contenuti. Bisogna stimare con cura i costi di ogni contenuto e calcolare il ROI di ognuno di essi. Soprattutto, bisogna calcolare anche il tempo necessario alla realizzazione, oltre all’impegno economico.

Monitorare i risultati ottenuti da YouTube, poter stimare quanti contatti hai ricevuto e quanti di questi sono diventati clienti e, quindi, hanno generato un’entrata, ti permetterà di vedere il canale come una risorsa.

Ti diremo di più. Calcolato il budget e previsti i video per ogni fase del funnel, dopo devi solo creare un piano di pubblicazione sostenibile e realistico.
Cosa vuol dire?
Vuol dire prevedere un numero di pubblicazioni mensili che sia costante e che possa essere facilmente mantenuto.
Ti stupirà sapere che potrebbe bastarti anche solo un video al mese, ma fatto bene.
Un piano editoriale realistico e ragionato è il miglior modo di rimanere coerenti e raggiungere gli obiettivi.

Pubblicare una volta al mese o a settimana, ma in modo costante, sempre lo stesso giorno, alla stessa ora per un anno, è molto meglio di pubblicare tutti i giorni per due mesi e abbandonare il canale a se stesso.

Stabilisci se per te e il tuo team un video a settimana sia sostenibile sul breve e sul lungo periodo, tenendo presente anche i periodi in cui avete dei picchi di lavoro. Quando avrete trovato una soluzione che sia fattibile, stabilite il piano editoriale e il calendario di pubblicazione, quest’ultimo vi aiuterà molto nella pianificazione del lavoro.

YouTube porta i suoi frutti, ma richiede sforzo, pazienza e costanza.
I due ingredienti che non possono mancare per la tua strategia su YouTube sono la consapevolezza e la coerenza che portano all’acquisizione e attivazione degli utenti.

Misura e monitora

Le performance per l’azienda sono fondamentali, per questo devi monitorarle e valutarle, anche quando parliamo del canale YouTube aziendale. Il monitoraggio ti serve a capire se stai implementato correttamente la strategia di marketing B2B su YouTube.

Cosa dovresti misurare?
Visualizzazioni video e impressioni, oltre che il tempo di permanenza degli utenti sul tuo video (time watch),
Le conversioni, i lead generati, quanti di questi da YouTube passano al sito web. Poi c’è il lead nurture, ovvero quando inizi a nutrire il contatto con newsletter, webinar e contenuti a lui dedicati, ma che non sono i video del canale.
Ovviamente ci sono le vendite, quindi quanti contatti arrivano da YouTube e chiudono un contratto o una vendita.
Ora YouTube dà la possibilità di creare degli abbonamenti attraverso i quali offrire contenuti esclusivi agli abbonati. Valutare anche gli abbonamenti, permette di capire quanto gli utenti sono fidelizzati e quanto stai diventando un punto di riferimento. Qui vanno considerati gli abbonamenti mensili e anche i rinnovi, maggiori saranno i rinnovi, più potrai considerarti soddisfatto.
Infine le statistiche di like, iscrizioni, condivisioni e simili.

In particolare, il tempo di visione è un dato che va a influire sul ranking del video. Time watch e fidelizzazione del pubblico sono la chiave per far schizzare in alto il proprio video. Per YouTube sono indice di un contenuto interessante e utile per i suoi utenti e, quindi, va a premiare quei video che tengono il più a lungo possibile le persone incollate allo schermo.
Ma attenzione, questo dato è il rapporto tra la lunghezza complessiva del video e il tempo medio che il pubblico ha passato a guardarlo.

Facciamo un esempio: se un video dura 10 minuti e il time watch è di 6 min 30”, possiamo dire che sia un buon contenuto. Se il video dura 1 ora e il time watch è di 6 min 30” allora non va bene, è troppo basso.

Commenti e like, quindi le interazioni che il video riceve, sono l’altro fattore importante per guadagnare posizioni all’interno dei risultati di ricerca.

Se un video ha un time watch alto e un buon numero di like e commenti, allora salirà tranquillamente in cima alla SERP.

Ti consigliamo di analizzare tutti questi elementi sulla base del funnel, così potrai capire facilmente dove puoi migliorare.

YouTube è solo un pezzo della tua strategia

Se al tuo canale YouTube non associ altri contenuti validi, sarà difficile vedere davvero risultati.
Di cosa stiamo parlando?
Della necessità di avere un sito web curato con contenuti all’altezza, che vadano a completare il lavoro iniziato su YouTube e viceversa. Devi immaginare di creare un collegamento diretto tra il tuo canale e il tuo sito, così che il lead rimanga sempre nei tuoi spazi e vada a conversione. Questo puoi ottenerlo solo offrendogli contenuti di valore che lo interessino davvero e siano utili. Non solo, devono anche essere strutturati bene e facili da fruire.

Cos’è un contenuto di valore per il tuo target?
Il contenuto di valore è quello che porta un approfondimento, risponde ai dubbi della persona e la rende più consapevole.

Crea delle campagne pubblicitarie su YouTube

Per far crescere il tuo canale, ma anche per farti conoscere da più persone possibile, creare una campagna di marketing B2B per promuoverti può essere la scelta giusta.
Infatti, YouTube offre la possibilità di sponsorizzare i propri contenuti o di creare dei video promozionali da inserire come ADS.

Esistono diversi tipi di annunci che puoi creare: display, overlay, ignorabili, non ignorabili ecc.
I più diffusi sono quelli ignorabili, che l’utente può saltare dopo qualche secondo.
La scelta dipende dal modo in cui porti avanti la tua strategia di marketing e da come comunichi. Gli annunci su YouTube devono essere coerenti col resto.

Non dimenticarti questi dettagli che fanno la differenza

Ci sono delle piccole accortezze che però fanno la differenza nella buona riuscita di un canale YouTube.
Quando sta per uscire un nuovo video annuncialo, sia su YouTube stesso, che sui tuoi canali social. Sfrutta anche la tua mailing list.
All’interno dei tuoi video invita gli spettatori a iscriversi e attivare la campanella, così riceveranno una notifica all’uscita di un nuovo contenuto.
Trova un modo coerente di inserire i tuoi video nel tuo sito web.
Infine, non sottovalutare le campagne a pagamento sui motori di ricerca o sui social più adatti al suo target.

Uno strumento imprescindibile: YouTube Analytics

Ti abbiamo parlato di tanti elementi da monitorare, che sono davvero fondamentali per la buona riuscita di una strategia di video marketing. YouTube mette a tua disposizione uno strumento di monitoraggio: YouTube Analytics che puoi consultare dalla pagina del tuo account.
In questo modo puoi avere tutti i dati aggiornati sull’andamento del tuo canale e capire come muoverti meglio.

Qualche idea di contenuto che funziona nel B2B

Prima di salutarti ti consigliamo qualche contenuto che funziona per il settore B2B.

Se vendi prodotti, un contenuto molto interessante è quello dove si fa vedere il prodotto in azione, le sue caratteristiche. Video tutorial che riguardano quello di cui ti occupati o semplicemente video esplicativi che facciano sentire coinvolto il tuo pubblico.

Partecipare alle fiere di settore e condividerlo sui tuoi canali è un’ottima idea, ma non dimenticarti di farlo anche sul tuo canale YouTube. Mostra lo stand che hai allestito, se farai un intervento pubblica un estratto. Basta un contenuto ben pensato a fare la differenza.

Ruba lo storytelling al B2C. Lo sappiamo lo storytelling aziendale sembra uno strumento inutile, invece raccontare una storia sulla propria azienda è un ottimo modo per empatizzare col pubblico e farti conoscere meglio.

Altri contenuti di brand che funzionano sono quelli che coinvolgono il team, perché aumentano l’umanizzazione della tua azienda.

Usare YouTube per crescere

Aprire un canale YouTube è facile, difficile è portarlo avanti. Nel mondo del B2B abbandonare è più frequente di quanto si pensi.
Nel 2022 può essere un mezzo estremamente redditizio se lo usi bene. Infatti, ci vuole un attimo a trasformarlo in uno spreco di tempo e denaro. Senza strategia alle spalle, al massimo i tuoi video potranno creare awareness intorno al brand ma difficilmente porteranno conversioni.

Per aiutarti a seguire le best practice che ti abbiamo suggerito ti invitiamo a pensarle sempre all’interno del funnel di conversione e di associare ognuna di esse alle varie fasi.

Pensa ai contenuti per creare consapevolezza, fai in modo che in fase di considerazione il potenziale cliente possa avere qualche prova di come lavori e della soddisfazione dei tuoi clienti, assicurati che la fase di conversione sia il più semplice possibile, per portare poi alla successiva: l’acquisto. Non fermarti qui, ricordati sempre di lavorare alla fidelizzazione con un buon customer care e servizi post-vendita.
Ecco, pensa il tuo canale YouTube all’interno di questo percorso e struttura video e pubblicazioni affinché sia coerente con tutto il resto del tuo marketing.

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