L’outbound marketing serve ancora?

outbound marketing con lettere imbucate

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L’outbound marketing serve ancora? Un confronto con l’inbound marketing a oggi

Nell’era digitale, tutto il marketing può essere racchiuso in due categorie: inbound e outbound marketing.

Ma qual è quello giusto per il tuo business? O dovresti utilizzarli entrambi?

In questo articolo andremo ad esaminare le differenze tra l’outbound marketing e il suo fratello più giovane, concentrandoci prevalentemente sul primo. Non preoccuparti, la prossima settimana parleremo anche del secondo. Vedremo inoltre quale strategia può funzionare meglio per il tuo brand!

 

La differenza tra inbound e outbound marketing

Prima, esaminiamo la differenza tra queste due tipologia di marketing. L’outbound è sostanzialmente il marketing dei nostri genitori: è quello che le persone facevano prima che Internet diventasse popolare negli anni 90.

L’inbound marketing, dall’altra parte, è digitale. Consiste nel cercare modi di attrarre il consumatore online. Ma è anche più di questo.

L’outbound marketing è di natura più commerciale. È chiaramente un tentativo deciso di chiudere una vendita. L’inbound è invece più sottile. È usato per attrarre persone che sono già effettivamente interessate al tuo prodotto.

 

Le migliori strategie di marketing outbound

Come abbiamo visto, l’outbound consiste perlopiù in marketing offline. Puoi ritenerlo quindi un marketing “vecchia scuola”. Questo, ovviamente, non significa che non sia utile. Alcuni brand riescono ancora a fatturare milioni con questa tecnica.

Ma quali sono i mezzi utilizzati? Eccone qualcuno:

 

  • ADS TV/radio

È difficile credere che, una volta, era la TV a essere considerata il nuovo media. Eppure lo era anche la radio! Come la tecnologia si evolve, così lo fanno le tecniche di marketing.

C’è ancora molta domanda per la pubblicità in TV: ecco perché uno spot di 30 secondi pouò arrivare a costare, durante il Super Bowl in USA, fino a 5 milioni di dollari!

 

  • La pubblicità telefonica

Alcune persone hanno l’imnpressione che i giorni della pubblicità telefonica siano finiti solo perché è arrivata l’età dell’informazione. Niente può essere più lontano dalla realtà. Ad esempio , Salesforce è un’azienda hi-tech che ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 78 milioni di dollari producendo software di outbound maketing. Questo è solo un esempio dell’utilizzo delle tecnologie della “nuova scuola” a supporto della vecchia.

 

  • Fiere di settore

Alcuni marketers fanno un ottimo lavoro facendo apparizioni regolari alle fiere di settore. Stringono le mani ai potenziali clienti, chicchierano con potenziali partner e fanno network con successo. Questi professionisti credono che la presenza a una fiera sia di gran lunga più efficace rispetto a qualunque pubblicità online.

 

  • Posta

Sì, la posta ordinaria esiste ancora. In effetti, alcuni marketers vedono la posta come un modo per guadagnare vantaggio sui competitor che credono sia inutile. A loro piace anche il fatto che le cartoline possano essere messe da parte su una scrivania e lette più tardi, mentre le mail che non sono lette subito spesso vengono cancellate.

 

  • Newsletter

Gli imprenditori usano ancora le newsletter come un modo per costruire brand awareness. Devono essere inviate frequentemente, però: uno sforzo altalenante non può portare a molti risultati.

 

  • Comunicati stampa

Uno dei migliori modi alla vecchia maniera per far sapere qualcosa della tua azienda o qualcosa di nuovo che stai offrendo è un comunicato stampa. Anche se il comunicato in sé non raggiungerà il pubblico, potrebbe cogliere l’attenzione di qualche giornalista che ti contatterà per ulteriori informazioni. In questo modo si guadagna pubblicità gratuita da un articolo.

 

  • Gadget e merchandising

Un buon modo per essere al posto giusto al momento giusto… è essere sempre ovunque. Molti credono che ciò sia possibile con il brand marketing. Si realizzano quindi pennette usb con il logo dell’azienda. Si distribuiscono calendari con informazioni di contatto. Si regalano penne, fermacarte, post it e molti altri oggetti che vengono utilizzati molto spesso.

 

  • Carta stampata

Ci sono ancora persone che leggono quotidiani e riviste. Queste persone hanno ovviamente anche soldi da spendere. Ecco perché alcuni investono parte del loro budget nella carta stampata.

 

outbound marketing carta stampata

 

 

  • Affissioni

Di norma, le affissioni sono particolarmente adatte per i business locali. A ogni modo, aziende con nomi o siti facili da ricordare possono ancora trarne molto beneficio.

 

Vantaggi e svantaggi dell’outbound marketing

L’outbound marketing resiste al test del tempo. È in giro da ben prima che l’Internet diventasse qualcosa di reale ed era effettivamente utilizzato per raggiungere i consumatori nei decenni del 20° secolo.

E, come abbiamo visto, viene utilizzato ancora oggi.

Inoltre, l’outbound offre alcune opportunità se il tuo è un business multicanale. Anche se sei convinto che i vecchi metodi di marketing non siano efficaci come il digital, offrono ancora modi per far parlare della tua azienda.

Ricorda: ci sono migliaia di consumatori sul pianeta che non sono così smanettoni. Li raggiungerai più facilmente con le strategie outbound.

D’altra parte, l’outbound marketing ha anche delle limitazioni.

Tanto per cominciare, è difficile calcolare i ROI con questi metodi. Ad esempio, puoi fare un’adv in TV e le tue vendite potrebbero salire dopo una settimana, è stato per via della tua pubblicità o era una coincidenza?

Certo, puoi interrogare i consumatori e chiedere loro se hanno sentito parlare della tua azienda, ma i risultati non sarebbero “scientifici”. Inoltre, l’outbound tende a costare di più dell’inbound. Secondo DemandMetric, il content marketing costa il 26% in meno del marketing tradizionale.

 

La targetizzazione

L’outbound marketing manca anche di personalizzazione. Tutti vedono lo stesso copy, ascoltano la stessa storia o guardano lo stesso video. È difficile raggiungere diversi segmenti di mercato con un marketing di massa.

È ancora più difficile targetizzare specifici segmenti di mercato con le strategie di outbound. Una pubblicità televisiva, ad esempio, apparirà spesso a diverse persone di diverse fasce demografiche.

Ci sono anche diverse statistiche che danno ai marketers delle preoccupazioni su queste strategie. Ad esempio, 200 milioni di persone in America si sono registrate a una lista che contiene le persone che non vogliono essere contattate telefonicamente. Questo significa che le persone non vogliono essere interrotte con tentativi di vendita.

L’84% della fascia 25-34 anni ha lasciato un sito a causa di pubblicità invasive. Ai millenial non piace il marketing che ti interrompe.

Alla luce di quanto abbiamo visto, l’outbound marketing è ancora utile? Possiamo rispondere di sì, ma con attenzione ad alcuni dati, come il tipo di business, il pubblico a cui ci si rivolge, il budget a disposizione e la il target da centrare.

Quando le persone del tuo mercato tendono a reperire le informazioni da fonti tradizionali, probabilmente è più saggio investire nell’outbound marketing. Se stai targetizzando persone che guardano molto la TV nel pomeriggio, è un’ottima idea lanciare ads durante i programmi più popolari di quella fetta di giornata.

Se il tuo target è fatto di persone che sono di fretta, beneficerai sicuramente dall’outbound marketing. Perché? Perché questo è spesso il caso in cui le persone non hanno il tempo di mettersi a fare ricerche. Quando è il momento di comprare qualcosa, si affideranno a brand di cui hanno sentito della buona pubblicità.

E l’inbound marketing può invece essere più utile?

Lo scopriamo la prossima settimana, quando decreteremo il vincitore della sfida outbound vs inbound!

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