La gestione social media sembra essere oggi un argomento imprescindibile di ogni strategia di marketing. E non importa se il tuo business sia Il Paradiso della Brugola o una multinazionale ben affermata: i social network sono ormai uno degli strumenti più potenti, se non il più potente, per far sentire la propria presenza online.
Non puoi quindi pensare di continuare a usare Facebook soltanto per condividere meme ed esprimere la tua opinione sui fatti di cronaca: è arrivato il momento di trasformare i social network in uno strumento di business.
La gestione social media: i tips per migliorare la tua presenza online
Quando, nel 2004, il buon Mark Zuckerberg creò “The Facebook”, il suo scopo era quello di creare una rete di collegamento tra i suoi colleghi universitari. Non avrebbe certo potuto immaginare che, solo qualche anno dopo, quella piattaforma sarebbe arrivata a fatturare miliardi di euro l’anno, e a diventare uno dei siti web più visitati di sempre, nonché una delle app più scaricate al mondo.
No, Mark non poteva saperlo. Ma questo non significa che si sia lasciato cogliere impreparato, anzi. Non appena ha fiutato le potenzialità del suo stesso strumento, si è lanciato a capofitto nella realizzazione di quell’alter ego “business” del social, con cui le aziende possono oggi dialogare con i loro fan e promuovere i loro prodotti, proprio come avviene nella vita reale.
E allora, cosa è diventato oggi Facebook? Prova tu stesso ad aprire l’app del tuo smartphone e a scorrere il feed. Cosa vedi? Tanti, tantissimi, forse troppi contenuti di aziende o pagine, e sempre meno post di amici e parenti.
“Beh, certo, si sono spostati tutti su Instagram”, dirai. Se provi ad aprire anche quello, noterai come per ogni story di un tuo contatto che vuoi guardare, dovrai prima sorbirti un contenuto sponsorizzato.
Il fatto è che oggi è semplicemente da stupidi non avere una propria pagina aziendale! Questo è uno dei pochi modi che ti consente di arrivare al tuo target con un costo basso, se non nullo. Quindi, se sei pronto, vediamo come partire con la gestione social media della tua azienda!
Forse il punto di partenza è proprio il primo social di Zuckerberg. Nonostante la proliferazione di altre piattaforme, i suoi numeri continuano a essere i più significativi: in Italia si parla nel 2018 di 30 milioni di utenti, secondo i dati, di cui 28 milioni da smartphone.
Ormai il pubblico copre tutte le fasce d’età (anche i nonni!), ma lo zoccolo duro resta la fascia 36-45 anni, che è anche quella con più potere d’acquisto.
Quindi, cosa fare per approdare su questa immensa piazza virtuale?
Innanzitutto, dovrai creare la tua pagina, utilizzando un profilo personale. La procedura guidata è semplicissima: ti basteranno pochi minuti per la configurazione.
Ma la gestione pagina facebook aziendale è tutt’altra cosa: non puoi pensare di limitarti a piazzare qualche post di tanto in tanto, magari perché hai una promozione in corso.
No, non ci siamo: quello che ti serve è un piano editoriale.
Il piano editoriale e la frequenza di pubblicazione
Il piano editoriale è quel documento che ti consente di tenere sott’occhio tutti i post che dovrai pubblicare o programmare. Puoi crearlo in excel, in word, o in qualunque altro modo tu preferisca: l’importante è la strategia che c’è dietro.
Non puoi pensare di scrivere su una pagina aziendale uno stato del tipo: “Oggi c’è il sole, che bella giornata, vado a fare una passeggiata”! Si dovrà trattare, ovviamente, di contenuti relativi al tuo business, o al mercato di riferimento.
Sta a te scovare continuamente notizie e novità sul settore, e combinarle con qualche contenuto originale, magari dal tuo blog aziendale.
Certo, ci sono delle occasioni speciali che non possono essere ignorate: parliamo delle ricorrenze e delle festività, o di alcune giornate mondiali particolari, o di eventi di grande rilevanza mediatica.
Questa “branca” prende il nome di instant marketing: un esempio da seguire è sicuramente Ceres, sempre sul pezzo.
Ma qual è la frequenza di pubblicazione ideale? Non esiste una regola fissa, ma diciamo che per poter essere davvero “presenti” su questo social bisognerebbe programmare almeno 3 post a settimana. Attenzione però a non strafare: rischieresti di sovraccaricare la tua community. Non siamo su twitter!
I formati e le creatività
Abbiamo detto quali possono essere gli argomenti dei post, ma che dire dei formati? Oggi Facebook propone un vero e proprio menù da cui poter scegliere a seconda delle proprie esigenze.
Di sicuro puoi dimenticare il caro vecchio stato. Oggi il contenuto è visivo: benissimo una foto, meglio ancora un video.
Esistono poi altri formati più specifici: quello per le offerte di lavoro, la story (visibile soltanto per 24 ore), il Canvas (un vero e proprio mini-sito utilizzato per lanciare un prodotto in particolare), il carosello (un insieme di foto che possono contenere link a indirizzi web diversi) e molto altro ancora.
Prima di decidere il formato con cui pubblicare, quindi, bisogna fare attenzione anche all’argomento trattato e a come rendere il contenuto il più fruibile possibile.
Inoltre, è lo stesso Facebook a privilegiare alcuni formati a discapito di altri: è stato dimostrato che gli stati senza testo hanno delle performance molto inferiori rispetto a foto e video, e che formati “indigeni” come quello per le offerte vengono giudicati positivamente e quindi posizionati in alto nel feed.
Facebook non è certo l’unico social network esistente al mondo, anzi. La gestione social media deve prendere in considerazione anche le altre piattaforme, tra cui Instagram.
Instagram è una sorta di succursale di Facebook, facendo parte della stessa proprietà. È il suo principio a essere diverso: se Facebook, almeno alla sua nascita, si fondava sulla parola, Instagram si basa invece sulle immagini. La “bacheca” di ogni utente è formata esclusivamente da foto.
Qui, quindi, fa la differenza la qualità delle immagini, che deve essere molto alta. Solo in questo modo è possibile emergere nel feed degli utenti e farsi notare.
Dalla sua Instagram ha anche un altro strumento potentissimo, le stories: si tratta di contenuti visibili soltanto per 24 ore, creati per fornire in genere una testimonianza in tempo reale.
Tramite le stories è possibile, ad esempio, documentare l’arrivo di una nuova collezione in un negozio, condividere una reference e molto altro. Le stories sono poi state implementate anche in Facebook e Whatsapp, ma solo su Instagram sono diventate un vero e proprio fenomeno di costume, grazie anche alla possibilità di inserire testi, immagini, gif, musica ed effetti speciali.
Instagram non offre quindi la pluralità di formati di Facebook ma, d’altro canto, la gestione social media con due post a settimana ben fatti può essere sufficiente per garantire la copertura.
Linkedin è il social network dei professionisti per eccellenza. Per questo, una gestione social media dovrebbe tenere conto anche di questa piattaforma, che è un interessante trampolino di lancio per gli affari.
La differenza principale con gli altri social sta nel pubblico: se con Facebook e Instagram ti rivolgi ai consumatori, con Linkedin la comunicazione è B2B.
È quindi un’ottima vetrina per mostrare i propri risultati, ma funziona solo con determinati tipi di business.
La costruzione di una community
Indipendentemente dalla piattaforma in questione, per la gestione social media è fondamentale, oltre a pubblicare e condividere contenuti, la costruzione di una community, ossia un gruppo di persone che è interessato al tuo business e interviene attivamente nelle discussioni.
Solo creando e gestendo una community si può trasformare un social network in uno strumento davvero utile per la propria presenza online.
Stimolare il dibattito e il confronto, frenarlo quando necessario, rispondere agli utenti che dimostrano apprezzamento sono uno dei compiti basilari di ogni social media manager.
Che, per inciso, non conosce sabati e domeniche, Natale o Ferragosto.
Perché il popolo del web è sempre connesso, e devi esserlo anche tu.