Come sta il tuo sito web? Performa come vorresti? Sei sicuro?
Ti proponiamo la seo check-list per il 2023 che ti permetterà di rimettere a nuovo il tuo sito web senza sbagliare!
Tutto quello che ti serve implementare, correggere o monitorare racchiuso in pochi semplici passaggi.
Pronto a smarcare ogni voce? Iniziamo!
Le basi della seo per il 2023
Alla base della check list per il 2023 ci sono sicuramente:
- L’esperienza utente;
- Le performance del sito;
- I contenuti.
Questi sono i tre punti principali su cui concentrarsi. Monitorare la SEO del tuo sito è molto importante, ma viene spesso dimenticato. Lo sappiamo che controlli Google Analytics per vedere quante persone accedono al tuo sito, ma non basta!
Implementa Google Search Console e Bing Webmaster Tool
Google Search Console e Bing Webmaster Tool (l’equivalente della Console di Google ma creata da Microsoft per Bing) sono due strumenti gratuiti che ti permettono di monitorare come le persone trovano il tuo sito e le sue performance. Offrono strumenti di diagnostica per rilevare possibili problemi tecnici, di indicizzazione e, quando raramente succede, se il sito è stato soggetto ad azioni manuali.
Non solo, ti permettono di inviare la sitemap, che aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura del tuo sito e a scansionarlo correttamente, e di conoscere tutti i possibili problemi che portano il tuo sito a non essere indicizzato.
Ti consigliamo di non sottovalutare l’importanza del Bing Webmaster Tool, perché da quando il motore di ricerca di casa Microsoft ha implementato l’AI sta lentamente prendendo piede, grazie a un netto miglioramento della qualità dei risultati in SERP.
Setta correttamente Google Analytics
Google Analytics è molto utile per conoscere quante persone e come atterrano sul tuo sito e il loro modo di interagire con esso. È gratuito e, se integrato con la Console, ti permette di avere un quadro molto più chiaro sulle performance del tuo sito web.
SEO Plug-In per WordPress
Se hai un sito WordPress, e ci auguriamo per il bene della tua azienda che sia così, un plug-in SEO ti aiuta a ottimizzare i tuoi contenuti con facilità. Ma anche a creare la sitemap da inviare alla Google Search Console e agli strumenti per Webmaster di Bing, gestire le URL canonical ecc. Noi ti consigliamo Yoast SEO o Rank Math.
Crea la Sitemap
Lo abbiamo già accennato prima, ma lo ripetiamo. La sitemap è molto importante per aiutare i motori di ricerca a scansionare correttamente il tuo sito web.
Questo file ti permette di indicare quali sono i contenuti più importanti per te, la frequenza con cui li aggiorni e a quando risale l’ultimo aggiornamento. La sitemap va inserita nel file robots.txt e inviata sia alla Search Console di Google che al Bing Webmaster Tool. Non dimenticarti questa operazione, che purtroppo spesso viene completamente ignorata, soprattutto da chi gestisce il sito in completa autonomia senza avere le competenze.
Crea il file robots.txt
Il file robots.txt serve a indicare ai motori di ricerca quali crawler possono scansionare il sito web, quali risorse possono essere richieste e quali no. Alcuni plug-in seo permettono la creazione di questo file.
Assicurati che il tuo sito sia indicizzabile
Può capitare che al momento di mandare online un sito il webmaster dimentichi di togliere qualche tag no-index e che qualche pagina rimanga non indicizzabile dai motori di ricerca. Può succedere quando il sito o parti di esso che abbiamo voluto revisionare sono state messe in staging e al momento di andare online i tag non sono stati rimossi.
Verificarlo è semplice, puoi farlo con un qualsiasi tool seo. Questo ti permetterà di non avere brutte sorprese e performance carenti.
Assicurati che il tuo sito sia mobile-friendly
Il tuo sito web deve essere mobile friendly, cioè deve adattarsi ai dispositivi mobile ed essere facile da utilizzare anche quando non ci si connette da desktop. Sono anni che la maggior parte delle connessioni avviene da smartphone e avere un sito web che non performa bene da mobile è un grande errore. Anche perché questo è uno dei fattori di indicizzazione di cui Google tiene conto.
Ottimizza le immagini
Le immagini sono importanti per molti motivi: dal rendere più gradevole un contenuto, all’andare a completare le informazioni. L’importante è che siano ottimizzate. Cosa si intende?
Dimensioni e peso delle immagini sono importanti per non appesantire e rallentare il caricamento e quindi la navigazione. Puoi lavorarle prima del caricamento con strumenti come Photoshop, GIMP o Iloveimg, assicurandoti che siano delle dimensioni e peso corretti. Oppure puoi affidarti ai plug-in che standardizzano le immagini secondo i parametri da te impostati.
Puoi usare una CDN su cui caricare tutti i file grafici, oppure impostare il lazy loading, il caricamento in differita, così che le immagini verranno caricate solo se effettivamente l’utente scorrerà fino a loro.
Usa l’attributo ALT, o testo alternativo, per rendere le tue immagini leggibili anche alle tecnologie assistive. Il testo alternativo sono 100 caratteri con cui puoi descrivere il contenuto di un’immagine.
Gestisci e ottimizza i 404
Sebbene gli errori 404, ovvero le pagine non trovate, non influiscano direttamente sulla SEO del tuo sito, è bene cercare di eliminare questo tipo di problema. Non è molto gratificante per l’utente non trovare la pagina su cui voleva atterrare. Alla lunga può portarti a essere ignorato quando appari in SERP e questo sì che provocherebbe un danno.
Cerca di reindirizzare il traffico che arriva dalle 404 e lavora sul creare pagine di errore che non aumentino la frustrazione dell’utente, ma lo portino a eseguire altre azioni sul tuo sito, così da non farlo andare via e perderlo.
Attenzione ai contenuti duplicati
I contenuti duplicati portano a penalizzazione. Può succedere quando si creano più contenuti per la stessa keyword. In questo caso, tramite plug-in seo puoi indicare a Google qual è il contenuto che deve tenere come riferimento.
Ma può anche capitare con le varie versioni del sito e quello è un problema ancora peggiore.
https://www.miosito.it; https://miosito.it e http://miosito.it sono versioni diverse del sito e dovrebbero puntare verso una sola di esse. Scegli una delle versioni con https e alle altre applica un redirect 301, che è permanente, così che i motori di ricerca mandino gli utenti sulla risorsa da te scelta.
Keyword cannibalization: quando più contenuti competono nella stessa SERP
La cannibalizzazione delle keyword spesso è involontaria. Si presenta quando due contenuti competono per la stessa keyword, questo succede perché normalmente un contenuto si posiziona per più keyword.
Come possiamo gestire la situazione?
Magari hai due contenuti, uno più recente e uno obsoleto che trattano lo stesso argomento, potremmo pensare di accorparli. Questo è molto importante perché una cannibalizzazione può confondere il motore di ricerca che non sa quale contenuto mostrare e quindi il nostro sito faticherà a posizionarsi per la keyword di nostro interesse.
Analizza i competitor
Analizza le parole chiave per cui si posizionano i tuoi competitor e il loro profilo backlink. Questo ti aiuterà a trovare nuovi spunti e keyword di interesse per il tuo progetto. Non solo, analizzare il loro profilo backlink ti aiuta a pianificare una strategia di acquisizione di link esterni sostenibile e vantaggiosa.
Rivedi la tua keyword research e analizza gli intenti dei tuoi clienti
Ogni tanto è bene rivedere la propria keyword research e i cluster di parole chiave che abbiamo creato per posizionare il nostro progetto.
Sei ancora in linea con i bisogni dei nostri clienti? Non dare per scontato di sapere quello che il tuo target cerca. Monitora l’andamento degli interessi e le query con cui il tuo pubblico ti trova.
Crea la tua content strategy
Legata all’analisi del search intent c’è la content strategy.
Pubblica sul tuo sito web solo contenuti di valore per il tuo pubblico. Lo sappiamo, tutti parlano di contenuti di valore, ma cosa sono? Sono contenuti che aiutino davvero il tuo target, che rispondono alle sue ricerche e che gli risolvano dei problemi.
Investi in contenuti ottimizzati che portino traffico qualificato sul tuo sito web e ottimizza tutto fin nei minimi dettagli.
Crea pagine con una struttura logica e coerente, arricchiscile con immagini e link che ne vadano a completare il contenuto
Ottimizza i metadati
Ottimizza il tag title di ogni pagina, la meta-description, il tag H1, l’attributo alt delle immagini.
Controlla che non ci siano tag title duplicati, troncati o mancanti. Lo stesso vale per le description e per gli H1.
Ogni contenuto deve avere i suoi metadati unici. Questi elementi sono di vitale importanza per permettere al motore di ricerca di capire di cosa tratta l’url.
Ottimizza le url
Le url vanno ottimizzate in ottica seo. Devono essere descrittive e brevi e semplici. Puoi usare i trattini ma non gli underscore. Inoltre, cerca di creare url brevi, perché si posizioneranno meglio.
Aggiungi i dati strutturati
Il web sta diventando sempre più semantico e per stare al passo dobbiamo inserire i markup dei dati strutturati, che stanno diventando sempre di più importanti.
I dati strutturati aiutano a guadagnare rich snippet che nei risultati organici hanno una rilevanza maggiore, soprattutto perché contenendo molte più informazioni e dettagli saltano meglio all’occhio.
Non eccedere con la profondità del sito web
Per raggiungere le pagine del tuo sito non dovrebbero volerci più di 3 clic. Questa è la regola aurea.
Più una pagina è in profondità, quindi più clic ci vogliono per raggiungerla, più difficilmente i motori di ricerca e gli utenti la troveranno.
Scegli una struttura snella e facile da navigare.
Migliora la struttura dei link interni
I link interni sono letteralmente i ponti tra una parte e l’altra del sito. Devi progettarli nei minimi dettagli. Per prima cosa devi assicurarti che non ci siano link rotti e andare a intervenire lì dove ci sono. In secondo luogo devi ottimizzare le anchor text, o testi àncora. Idealmente il testo àncora deve permettere alla persona di capire dove atterrerà cliccandoci sopra. Per essere sicuro che i tuoi testi ancora funzionino prova a isolarli dal resto del testo: è comprensibile il loro contenuto?
Correggi le pagine orfane
Le pagine orfane sono quelle pagine che non ricevono link e non linkano ad altre pagine. Trovale e modificale in modo tale da “attaccarle” al resto del sito. Il rischio di avere pagine orfane sul proprio sito è quello che i motori di ricerca non le vedano e non gli diano la giusta visibilità.
Trova nuove opportunità di link building
Hai bisogno di un profilo backlink di alta qualità per migliorare la tua autorità agli occhi di Google e migliorare il tuo posizionamento.
La seo off-page non è semplice da gestire e c’è bisogno di affidarsi a degli esperti per scegliere i domini da cui ottenere citazioni.
Sicuramente la link building esterna è un buon investimento per il tuo progetto online, ma devi affidarti a degli esperti.
Imposta la tua scheda Google Business Profile
Avere una scheda Google Business Profile ottimizzata e sempre aggiornata ti permette di farti trovare dai clienti che fanno ricerche locali intorno a loro. Questo punto è fondamentale per chi gestisce un’attività locale e ha tutto l’interesse di farsi trovare dai clienti sul territorio. Prevedere una buona strategia di Local SEO per la propria azienda è importante.
Esegui un content audit e elimina i contenuti superflui
Il content audit ti aiuta a potare i rami secchi. Può capitare di avere sul proprio sito web dei contenuti vecchi, che non vale la pena aggiornare perché nel frattempo la nostra offerta è cambiata o abbiamo fatto rebranding. In questi casi è bene rimuovere i contenuti per non disperdere il crawl budget che Google ci mette a disposizione. Ma anche per mantenere il nostro sito web il più verticale possibile sulla tematica di nostro interesse.
Conclusioni
Allora, il tuo sito come sta? Ha bisogno di una bella revisione? Prenota una consulenza gratuita con i nostri esperti e fallo ripartire!